L’Adda racconta…

Sono arrivate le vacanze: periodo di riposo e di svago, di passeggiate all’aria aperta alla scoperta di posti mozzafiato. L’Italia è costellata di capolavori, alcuni sono molto vicini a noi e possiamo raggiungerli in giornata. Vi propongo una gita lungo l’Adda…preparatevi a restare a bocca aperta!

Il Santuario della Divina Maternità di Concesa è a Trezzo sull’Adda e fin dalla seconda metà del 1500, pellegrini, viandanti e devoti di Maria, vi si recavano per venerare l’immagine della Madonna che allatta il Bambino, posta su un salice nei pressi di un’antica fonte assai famosa, e di virtù mirabile in risanar gli infermi. Nel 1611, vicino al luogo in cui sgorgava l’acqua fu edificata una piccola cappella e si collocò una nuova immagine della Madonna, di un modesto pittore (Stefano Manetta, fratello del curato di Concesa) il cui risultato superò le aspettative, in quanto si scostava dalle capacità pittoriche dell’artista. A questa immagine si rivolgevano le donne nell’affrontare i rischi della gravidanza e dopo il parto venivano a ringraziare Maria per la felice nascita, per pregare e far benedire i pannicelli bianchi dei neonati. Il Card. Cesare Monti, Arcivescovo di Milano, colpito da questa devozione, volle erigere un Santuario in onore di Maria, fu inaugurato in forma solenne e venne affidato alla cura di due sacerdoti Oblati di San Carlo; in seguito, fu costruito anche un Convento (con orto e giardino) per una comunità di quindici religiosi. Da allora il Santuario fu fonte d’immenso bene spirituale e punto di riferimento per moltissimi fedeli. Oggi il convento è abitato da 5 frati Carmelitani che si dedicano alla preghiera, al lavoro e al sostegno dei bisognosi. Si occupano della manutenzione degli orti, degli splendidi giardini e della cura e della sorveglianza delle opere presenti all’interno della struttura. Sono pregevoli le collezioni iconografiche ecclesiastiche e gli affreschi di celebri pittori, ma anche i pertugi e le stanze dedicate alla vita monastica. All’interno del Convento si ammira anche un affresco del 1485 “La madonna del Barcaiolo”, prima realizzato sulle pareti della vecchia “Casa del Custode delle Acque”.

Nelle vicinanze del Santuario vi sono anche attrazioni culturali di eccellenza come il Villaggio Operaio di Crespi d’Addache rappresenta una preziosa testimonianza di archeologia industriale e fa parte del Patrimonio Unesco. Fondato nel 1878 dall’imprenditore cotoniero Cristoforo Benigno Crespi su un terreno delimitato dai fiumi Adda e Brembo, l’intero villaggio si è sviluppato intorno alla fabbrica, che rappresenta il motore e il fulcro di tutto il complesso. Si può visitare la villa padronale, le case operaie, il dopolavoro, le scuole, la chiesa e il cimitero, uno dei più affascinanti monumenti di inizi Novecento. Vicino al centro abitato si trova il fiume Adda dove, grazie alla passerella che unisce Crespi a Concesa, potrete godere del magnifico panorama della natura e del villaggio operaio che si combinano.

0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar