Mi capita talvolta di consultare in Archivio il primo numero di BP e confesso che lo faccio con una profonda emozione: quando apro quel volumetto così semplice e così importante nella storia della comunità religiosa e civile afforese lo guardo con un senso di rispetto, di amore e gratitudine.

È lo stesso numero di BP che 109 anni fa hanno letto i nostri avi quando, presentandolo come “un nuovo periodico che timidamente, senza pretese, desideroso di fare un po’ di bene entra nelle famiglie.”

Il parroco don Costante Tresoldi lo affidava al futuro con l’augurio di essere sempre un compagno ed un testimone di fede. Un augurio che BP nel suo secolo di vita non ha mai tradito sopravvivendo ad ogni ostacolo fino al terzo millennio. Anzi è cresciuto e diffuso con nuove vesti, con un team di collaboratori, seguito dal costante affetto dei lettori e sostenitori. In archivio custodiamo tutti i numeri di BP dalla sua nascita. Ogni impegno e sforzo è stato

messo in campo per far fede alla consegna ricorrendo oggi alla più moderna tecnologia per poter raggiungere con ogni mezzo i lettori. In altro articolo pubblicato su questo numero ho elencato quanto fatto da BP per oltrepassare il limite del periodico e spaziare nel campo della cultura e della storia locale. Da alcuni giorni, grazie al lodevole impegno e competenza della dr.ssa

Costantina Tursi, addetta alla nostra Biblioteca rionale, la “Sala della memoria storica locale” in Villa Litta è stata impreziosita con due raccolte d’archivio riguardanti i due periodici locali ABC e Buona Parola rendendoli così consultabili dal grande pubblico. La raccolta di ABC inizia dal 1979, quella di BP dal 1974, inoltre sono esposte e consul- tabili tutte le pubblicazioni curate ed edite da BP in questi passati anni: decenni di notizie ed eventi locali direttamente leggibili in modalità cartacea.

Un sentito grazie per questa utile iniziativa ed un augurio che sia utile per una maggior conoscenza e divulgazione del nostro periodico.