Una voce fuori dal coro: i Re Magi

I re magi in viaggio

Care lettrici e cari lettori, strano ma vero, puntuale come al solito, anche in questo 2021 è arrivato il Natale.
Come tutti gli anni arriva il 25 dicembre con i suoi riti, i suoi addobbi, le luci della città, con i personaggi del presepe che quest’anno sono vaccinati e con il green pass.

In questo articolo vi voglio raccontare qualcosa che forse non sapete sui Re Magi. Il loro arrivo di solito indica l’avvicinarsi della fine delle festività, quando alcune casalinghe disperate chiedono una mano a loro tre per aiutarle a smontare tutto il Natale di casa.

Gaspare:  -“Pare” che questo magio fosse il proprietario di una nota azienda che produceva Gas. Non sapendo all’epoca cosa farsene di questa sostanza gassosa decise di intraprendere la carriera di magio, un’impresa che gli risulterà non così facile. Gaspare dovette affrontare mille  peripezie e novecentonovantanove difficoltà e la prima fu quella di far capire ai genitori cosa voleva fare da grande.
Ai tempi, le uniche enciclopedie presenti davano spiegazioni incise su pietra si trovavano in cima ad un monte, il Sinai, noto per la sua biblioteca comunale chiamata i Dieci Comandamenti.
Convinti i genitori che quello che faceva era cosa buona e giusta, iniziò a partecipare a dei concorsi per diventare magio; la domanda più difficile cui dovette rispondere fu: -Dimmi cosa è la mirra e ti dirò chi sei!

Nessuno sapeva quale fosse la risposta giusta, Gaspare fu premiato con quella più originale. Quando gli fu consegnato l’attestato, i giudici gli dissero: “Segui la tua … seconda stella a destra, ti indicherà il cammino”.

A Gaspare fu dato in dono dell’oro da portare al bambino e durante il suo cammino incontrò il secondo magio.

Melchiorre:  – Questo magio era noto nel suo paese natio per avere sempre un viso lieto e sorridente, pieno di gioia. Forse fu per questo motivo che gli fu dedicata il nome di una via di Milano, via Melchiorre Gioia.

Dopo aver partecipato, vincendo, a molte edizioni delle Olimpiadi di  “Un due tre stella cometa” fu iscritto di diritto nell’albo d’oro dei magi.

Nel suo capiente zaino fu messo, da portare in dono al bambino, dell’incenso: tutte le persone che lo incontravano, capivano che si trattava di Melchiorre perché era sempre avvolto da quella nube di profumi e aromi vari, d’incenso appunto. Di Melchiorre sono state trovate queste scarne notizie, durante il suo viaggio incontrò il terzo magio.

Baldassarre: -Questo magio certo doveva avere combinato qualche cosa di grosso contro i suoi genitori, per essere chiamato in questo modo! Ma il suo nome fu anche la sua fortuna: infatti quando andava a scuola i professori, detti anche dottori della legge, non riuscivano mai a pronunciare in modo corretto il suo nome e quelle poche volte che capitava di dirlo giusto l’ora di lezione era già conclusa.

Per divenire magio, Baldassarre si abbonò alla rivista “Segui la stella e diventa magio”,con il primo numero a soli cinquanta centesimi, per gli altri numeri dovevi fare un mutuo.

Dopo essere diventato magio, a lui fu affidato il compito di portare in dono della mirra. Non sapendo come trasportarla, Melchiorre acquistò, a sue spese, un’ampolla di cristallo, un cesto di vimini, una borsa della spesa e un trolley. Non si è mai saputo come la mirra fu trasportata e portata in dono al bambino.

Durante il suo viaggio non incontrò più nessuno, già tre persone erano all’epoca un assembramento.

Auguri di tutto cuore di buone feste. Il mio augurio più grande è di affrontare queste feste e ogni giorno con il sorriso, così quasi tutto vi sembrerà più bello … almeno per i successivi cinque minuti.

Buon tutto e alla prossima by Dario

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