L’Arcivescovo in oratorio

Domenica 16 gennaio ore 10,10: in una bellissima giornata con un cielo terso, il campo da calcio dell’oratorio è affollato di ragazzi, catechisti, adolescenti, educatori e genitori che vogliono dare il benvenuto all’Arcivescovo, in visita pastorale alla nostra parrocchia. Naturalmente non poteva mancare la Banda d’Affori che con le note de “ Il tamburo principal della banda d’Affori” ha accolto festosamente Sua Eccellenza.

Dopo i saluti di don Nazario che ha definito l’oratorio la “casa dei gentili” perché – ha spiegato- “La gentilezza accompagnata dalla tenerezza muove la nostra vita alla prossimità” e la recita del Padre Nostro, perché l’oratorio continui ad essere un luogo che affascina, sono stati liberati verso il cielo un centinaio di palloncini multicolori, segno tangibile di ringraziamento a Dio.

C’è stata poi la testimonianza di una famiglia della parrocchia che, nella primavera del 2020, ha molto sofferto a causa del Covid, perdendo a breve distanza uno dopo l’altro entrambi i genitori.
È stato questo per loro un periodo molto difficile da vivere e superare e ce l’hanno fatta perché la comunità li ha “presi in braccio”, si è fatta loro prossimo attraverso la preghiera e la presenza sia dei sacerdoti che dei parrocchiani.

Si sono sentiti circondati da un amore più forte della morte ed è maturato in loro il senso del nostro andare che è l’amore verso tutti perché tanto abbiamo ricevuto.

A questo punto è stato donato all’Arcivescovo un cubo con alcune foto e frasi, frutto di incontri condivisi. Dopo aver ringraziato per la calorosa accoglienza, Monsignor Delpini ha spiegato il significato dell’immaginetta che era stata distribuita ai presenti: un cielo azzurro con una nuvoletta, con all’interno una festa, ed in basso le montagne dello stesso colore del cielo. Il messaggio è chiaro: quello che c’è in cielo c’è anche sulla terra, la terra è piena della gloria di Dio. È vero questa terra è inquinata, c’è la povertà, la disoccupazione, le pandemie ecc, ma la gloria di Dio non è il paese delle favole, ma è l’amore che rende capaci di amare. La terra è piena di questa gloria. Dove si trova un uomo o una donna, l’amore di Dio che è lo Spirito Santo rende capaci di amare anche quando ci sono tristezza e difficoltà, come ha testimoniato la famiglia che ha perso i genitori.

L’Arcivescovo ha poi dedicato un pensiero ai genitori, che a volte si sentono in difficoltà, vorrebbero trasmettere ai loro figli i loro valori, ma quando si tratta di valori religiosi essi si trincerano dietro a “ ma io non sono all’altezza….chiedi al don, alla catechista”. Genitori imbarazzati quando si tratta di parlare o testimoniare la propria fede, specie coi figli adolescenti. A voi dico: “ Così come siete, coi vostri limiti siete adatti a trasmettere non solo la vita ma anche il senso della vita. I genitori come tutti non sono perfetti, ma adatti pur con le loro limitazioni a trasmettere la fede alle nuove generazioni”.

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